Giovedi 19 aprile 2018 si è tenuta a Belgrado la conferenza organizzata da CMS Belgrado- studio legale associato a Confindustria Serbia, sul tema della tutela della libera concorrenza.
Tra i numerosi relatori che si sono rivolti al pubblico sottolineiamo in particolare gli interventi di: Miloje Obradovic, presidente della Autorità Garante della Concorrenza; Nicholas Banasevic- rappresentante della Direzione Generale per la Concorrenza della Commissione Europea nonchè uno dei principali attori coinvolti nei recenti casi Microsoft, Intel e Google che hanno riportato in prima pagina il tema della tutela della concorrenza; cosi come l’avv. Harald Kalenberg, partner dell’ufficio di Stuttgart di CMS nonchè esperto di tutela della concorrenza.
Il dott. Obradovic, presidente della Autorità Garante della Concorrenza della Serbia ha presentato i risultati sinora raggiunti cosi come i programmi dell’authority per il prossimo biennio, sottolineando anche gli sfozi fatti per il recepimento dell’acquis europeo in materia ed il prestigio raggiunto dall’Agenzia anche a livello regionale.
I relatori si sono dedicati anche ad un’analsisi comparata delle prassi sul tema della tutela della concorrenza, soffermandosi in particolare sull’esperienza in materia di Croazia e Germania, e con un focus particolare sui cartelli- ovvero ai patti segreti tra concocrenti- quali uno dei temi prinicpali sulla concorrenza nella regione. » L’obiettivo principale delle normative a tutela della concorrenza è quello di garantire l’esistenza e la libertà di scelta sul mercato, ma anche e soprattutto a mantenere la differenziazione e la qualità della libertà di scelta stessa; con l’obiettivo finale di migliorare la qualità del prodotto che va a raggiungere il consumatore« ha dichiarato Radivoje Petrikic, managing partner presso lo studio CMS di Belgrado, studio che da anni riceve riconoscimenti internazionali per i suoi sforzi nell’ambito della tutela della concorrenza.
I due panel successivi si sono focalizzati invece sul tema dell’implementazione giuridica, pubblica e privata, delle normative di riferimento sulla tutela della concorrenza. Il primo panel si è in incentrato sull’aspetto investigativo ed analitico delle violazioni alla libera concorrenza, e poi sul programmi di leninecy, ovvero di clemenza, che nei paesi UE vengono utilizzati per la risoluzione dell’80% dei casi di limitazione della concorrenza a causa della creazione di cartelli e non ancora previsti dalla normativa serba. La domanda relativa alla possibilità di risarcimento, anche in Serbia, è invece stata il principale focus del secondo panel.
La conclusione generale raggiunta è che i risultati sino ad ora ottenuti dalla Serbia in materia di tutela della libera concorrenza, soprattutto nei suoi aspetti procedurali e di efficenza, siano lodevoli. Rimane tuttavia molto lavoro da svolgere soprattutto nel settore privato, cosi come sulle possibilità di risarcimento non solo alle aziende ma anche ai cosumatori finali.
Ricordiamo che CMS Belgrado, fa parte del gruppo CMS, uno dei dieci migliori studi legali al mondo.