Misure sulla base della Decisione sull’introduzione dello stato d’emergenza

COMUNICATO DEL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DI SERBIA

BELGRADO, 16 MARZO 2020

MISURE SULLA BASE DELLA DECISIONE SULL’INTRODUZIONE DELLO STATO D’EMERGENZA

Il Presidente della Repubblica di Serbia Aleksandar Vucic, la Presidente del Governo serbo Ana Brnabic e la Presidente del Parlamento serbo Maja Gojkovic hanno preso oggi, conformemente alla Costituzione, la decisione sull’introduzione dello stato d’emergenza.
La decisione è entrata in vigore.

Da lunedì 16 marzo sono completamente fermate le attività didattiche presso enti prescolari, scuole ed università. Rimarranno chiusi, fino ad una decisione contraria, asili, scuole elementari e medie ed università nella Repubblica di Serbia. L’iscrizione dei ragazzi si svolgerà in modo regolare, tramite l’e-Gestione:

eAsilo disponibile per tutta la Serbia,
eIscrizione nelle scuole sarà attiva a partire dal 1 aprile,
Esame di prova per la piccola maturità verrà fatto tramite le nuove tecnologie,
Le attività didattiche diventeranno quelle a distanza, tramite il canale televisivo RTS3, piattaforma RTS Planeta, e anche piattaforme didattiche su Internet
I confini della Repubblica di Serbia sono chiusi per tutti i cittadini stranieri, con eccezione dei diplomatici accreditati presso la Repubblica di Serbia e gli stranieri in possesso del permesso di soggiorno.

I cittadini serbi, come anche i diplomatici accreditati e i cittadini stranieri con soggiorno nella Repubblica di Serbia, al momento della loro entrata nella Repubblica di Serbia, sono obbligati a stare in autoisolamento di almeno 14 giorni, con la responsabilità penale. Questa misura verrà controllata rigorosamente e la sua violazione verrà punita nel modo più severo.

Ai cittadini entranti nel Paese verrà consegnato un documento legalmente vincolante. Nel caso della violazione della suddetta determinazione è prevista una sanzione penitenziaria fino a tre anni. Questo è molto importante per ridurre la circolazione delle persone, essendo ciò uno dei motivi per l’introduzione dello stato d’emergenza nel fine di contenere la diffusione del virus COVID-19.

Ai cittadini della Repubblica di Serbia e dei cittadini stranieri che hanno il soggiorno nella Repubblica di Serbia, e che arrivano dall’Italia, Svizzera, Iran, Romania, Spagna, Germania, Francia, Austria, Slovenia e Grecia viene prescritto l’isolamento nella durata di 28 giorni.

L’introduzione dello stato d’emergenza non significa l’interruzione delle attività economiche nel settore privato o pubblico. Si consiglia ai datori di lavoro di organizzare il processo lavorativo facendo lavorare da casa tutti coloro che sono in grado di farlo. Quando il lavoro da casa non è possibile, il processo di lavoro deve essere organizzato con il rigoroso rispetto delle misure tecnico-igieniche per il contenimento dell’infezione (numero limitato di persone in una stanza, utilizzo delle mascherine e simile).

Il Governo invita tutti i datori di lavoro in Serbia di rendere possibile al massimo il lavoro da casa per i propri dipendenti. E’ molto importante in questo momento dimostrare la solidarietà e perciò invitiamo i datori di lavoro ad avere la necessaria comprensione per i propri dipendenti. Questo si riferisce in particolare ai dipendenti i cui figli frequentano asili e scuole. Tutti gli altri dettagli verranno precisati negli atti che verranno ulteriormente addottati.

Per i cittadini: autoisolamento – senza assembramenti, senza visite, senza uscite da casa senza un’estrema necessità. Eccezioni: quando si va in negozio o farmacia, per portare fuori gli animali di compagnia, portare fuori la spazzatura. Raccomandazione per le persone con più di 65 anni è di non uscire fuori, lasciando ai membri più giovani della famiglia di fare per loro le attività necessarie.

Trasporti pubblici: vengono aboliti i trasporti notturni e vengono ridotti i trasporti giornalieri.

Ispezioni: viene limitato l’aumento dei prezzi degli alimentari di base e del materiale di protezione. Multe severe per l’aumento dei prezzi nel corso dello stato d’emergenza. E’ possibile aumentare i prezzi solo nei limiti del tasso d’inflazione annuale.

Invitiamo nuovamente i nostri cittadini più anziani a prestare moltissima attenzione ed a non uscire da casa, rispettando tutte le istruzioni al fine di preservare la propria salute e la salute dei loro cari.

Il Governo serbo è assolutamente impegnato nella lotta contro la diffusione del virus COVID-19, di minuto in minuto sta monitorando la situazione nel Paese, nella regione e nel mondo e vi informerà tempestivamente di tutto, prendendo le decisioni necessarie per preservare la vostra salute. (Fonte: ambasciata d’Italia a Belgrado)


18.03.2020.

Il Governo serbo introduce misure restrittive in merito alla circolazione delle persone

Il Governo della Repubblica di Serbia ha varato ieri sera, martedi 17 marzo, nel corso di una seduta straordinaria nuove misure eccezionali per contrastare la diffusione del coronavirus (COVID-19).

Al fine di contrastare e contenere il diffondersi del COVID-19, a tutti i cittadini di età uguale o superiore ai 65 anni di età e che abitano in aree urbane è vietato lasciare la propria abitazione.

Per quanto riguarda le aree rurali, il limite di età è di 70 anni.

Ciò significa che tutti i cittadini che soddisfino i requisiti di età sopraesposti devono rimanere a casa durante l’intera giornata.

A tutti gli altri cittadini della Serbia, indipendentemente dall’età, dalle ore 20 alle ore 5 del mattino, è vietato lasciare la propria abitazione.

I cittadini della Serbia non hanno motivo di farsi prendere dal panico perché tutti saranno completamente sicuri e avranno tutto ciò di cui hanno bisogno per una vita normale nelle nuove circostanze.

Questo divieto di spostamento non si applica alle persone che hanno bisogno di un’assistenza medica urgente, nonché a determinati gruppi di agricoltori.

Queste misure entrano in vigore il giorno della loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica di Serbia, ovvero con data 18 marzo.

Tutte le misure adottate nel periodo precedente mirano esclusivamente a prevenire e tutelare la vita e la salute dei cittadini e il Governo non può vincere questa lotta da solo, ma è indispensabile la collaborazione di tutti i cittadini.