L’evento è stato salutato come uno dei più importanti in assoluto degli ultimi anni: il passaggio di consegne è stato compiuto con una cerimonia che ha svelato il primo aereo della nuova compagnia di bandiera di Belgrado, Air Serbia, frutto dell’accordo fra il governo serbo e la emiratina Etihad. L’evento ha preceduto di un giorno il primo volo con rotta Belgrado-Dubai, e secondo le parole dei vertici politici presenti non ha voluto segnare tanto la chiusura di un accordo “storico”, quanto l’inizio di una “nuova era” per l’economia nazionale. “Tutto questo – ha detto il vicepremier Aleksandar Vucic, presente alla cerimonia – può forse sembrare un piccolo passo per la compagnia di volo , ma è invece un grande passo per il nostro paese. Da adesso in poi – ha proseguito – il denaro dello stato non sarà più gettato al vento ma utilizzato per creare profitto. Mostreremo per la prima volta – ha aggiunto – che siamo capaci di operare con un management di successo, e diventare competitivi a livello internazionale”. L’operazione è presentata dai suoi protagonisti come la prima grande partnership riuscita che riguarda uno dei “pezzi” più importanti dello stato ex jugoslavo. La vecchia Jat Airways è stata trasformata in Air Serbia in seguito all’accordo dello scorso primo agosto, secondo il quale la nuova compagnia vede una proprietà divisa fra il governo serbo, con una quota del 51 per cento, e la compagnia di volo degli Emirati Arabi Uniti Etihad, che detiene il 49 per cento. Il contratto, di durata quinquennale, prevede anche un investimento totale di 200 milioni di dollari, suddiviso in parti uguali fra il governo di Belgrado e la compagnia aerea emiratina. La prima tranche dell’investimento ammonterà per ciascuna delle due parti a 40 milioni di dollari.