NUOVE PROCEDURE D’INGRESSO NELLA REPUBBLICA DI SERBIA
COMUNICATO STAMPA DELL’AMBASCIATA D’ITALIA A BELGRADO
L’ingresso in Serbia è consentito secondo le seguenti modalità:
PER I CITTADINI STRANIERI È NECESSARIO, ALTERNATIVAMENTE
- Certificato di vaccinazione completa rilasciato dalla Repubblica di Serbia, ovvero da uno Stato estero con il quale la Repubblica di Serbia ha concluso un accordo sul riconoscimento della vaccinazione o con cui vi sia reciprocità di fatto nel riconoscimento del certificato di vaccinazione (TRA CUI ANCHE L’ITALIA);
OPPURE
- Test PCR negativo – NO ANTIGENICO RAPIDO – (o test antigenico, se la persona proviene dagli USA), non antecedente le 48 ore dall’ingresso;
OPPURE
- Certificato di guarigione dal COVID-19 attestante che il titolare del documento è guarito ovvero gli è stato diagnosticato il virus, a condizione che dal primo test siano trascorsi non meno di 14 giorni o non più di sei mesi, rilasciato dalle competenti Autorità serbe ovvero dalle Autorità di uno Stato con cui la Serbia ha concluso un accordo di reciprocità o vi sia una reciprocità di fatto sul riconoscimento di questi certificati.
Queste restrizioni NON si applicano a:
1. Cittadini della Repubblica di Albania, Bosnia ed Erzegovina, Repubblica di Bulgaria, Ungheria, Repubblica di Macedonia del Nord e Montenegro in ingresso in Serbia da questi Paesi;
2. Coloro che non sono cittadini di Albania, Bosnia ed Erzegovina, Repubblica di Bulgaria, Ungheria, Repubblica di Macedonia del Nord e Montenegro ma titolari di permesso di residenza temporanea o permanente in questi Paesi POSSONO entrare in Serbia sottoponendosi ad un test PCR o antigenico entro 48 ore dall’ingresso in Serbia presso un laboratorio autorizzato e consegnando il risultato all’istituzione sanitaria territorialmente competente.
3. Cittadini stranieri in transito attraverso la Repubblica di Serbia per un periodo non superiore a 12 ore dal momento dell’ingresso nel territorio della Repubblica di Serbia;
4. Equipaggio e personale viaggiante la cui destinazione finale è la Repubblica di Serbia o che sono in transito tramite aeroporti internazionali della Repubblica di Serbia;
5. Minori fino a 12 anni di età;
6. Membri delle forze armate, della polizia e di altri servizi di sicurezza stranieri che sono in transito nel territorio della Repubblica di Serbia o giungono nella Repubblica di Serbia per svolgere compiti ufficiali con preavviso;
7. Cittadini della Repubblica di Croazia che sono studenti a tempo pieno o part-time presso istituti di istruzione superiore nella Repubblica di Serbia e che dimostrano il loro status con un documento pubblico rilasciato da un istituto di istruzione superiore della Repubblica di Serbia);
8. Equipaggi di autoveicoli da carico durante il trasporto internazionale su strada, per la presa in carico o lo scarico di merci o per il trasporto di persone nella o attraverso la Repubblica di Serbia, gli equipaggi di navi da carico che trasportano merci verso uno dei porti nazionali durante il trasporto in acque internazionali; gli equipaggi di autobus nel trasporto regolare e internazionale di passeggeri, sia in transito che nel caso in cui la destinazione finale o di partenza sia la Repubblica di Serbia; equipaggi di mezzi ferroviari e personale di bordo durante l’esecuzione di trasporti internazionali nel traffico ferroviario; equipaggi di aeromobili che svolgono servizi di trasporto aereo internazionale ed equipaggi, personale e scorte di convogli umanitari contrattati attraverso la diplomazia;
9. I cittadini dei paesi limitrofi della zona di confine che svolgono lavori agricoli e hanno terreni agricoli nel territorio della Repubblica di Serbia;
10. Cittadini di paesi limitrofi, residenti nella zona di confine e occupati nel territorio della Repubblica di Serbia, ai quali il datore di lavoro della Repubblica di Serbia ha rilasciato un documento di lavoro, a condizione di reciprocità.
INGRESSO IN SERBIA PER MOTIVI D’AFFARI
Dal 20 gennaio 2021 è in vigore un sistema facilitato per gli ingressi per motivi d’affari, che consente di effettuare il test COVID (test RT-PCR o un test antigenico per il virus SARS-CoV-2) direttamente in Serbia. Al fine di usufruire di questa procedura agevolata o per richiedere ulteriori informazioni, si prega di inviare – almeno 48 ore prima del previsto ingresso in Serbia – una richiesta via email alla Camera di Commercio serba all’indirizzo inocovid19@pks.rs , fornendo, in lingua inglese o serba, i dati richiesti su carta intestata aziendale:
– Nome e cognome della persona che intende fare ingresso in Serbia per ragioni di affari;
– Numero del documento di viaggio e Paese di emissione;
– Una breve descrizione delle ragioni di affari a motivazione della richiesta di ingresso in Serbia;
– Data e punto di ingresso, numero del volo e nome della compagnia aerea o targa del veicolo utilizzato dal passeggero;
– Data di ingresso e durata della permanenza in Serbia;
– Indirizzo di permanenza in Serbia;
– I contatti in Serbia (numero di telefono/cellulare e indirizzo email).
Il risultato del test deve essere effettuato entro 24 ore dall’ingresso in Serbia presso uno dei laboratori serbi accreditati elencati qui di seguito (link), che effettueranno un test antigenico rapido, e comunicato alla Camera di Commercio. La Camera stessa provvederà a informare tempestivamente la Polizia di confine per ottenere l’autorizzazione all’ingresso. Nel caso in cui la persona interessata non presenti un risultato negativo entro il termine di 24 ore dal momento dell’attraversamento dello stato frontiera o se il test sia positivo, la Camera ne informerà immediatamente l’ufficio competente per la sanità pubblica. I cittadini stranieri che entrino in Serbia per motivi d’affari potranno comunque avvalersi della possibilità di presentare in frontiera il risultato di un test PCR negativo risalente a non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso.
Per quanto riguarda i collegamenti, la compagnia aerea AirSerbia ha riattivato i voli diretti Belgrado-Roma FCO e Belgrado – Milano due volte alla settimana; in ogni caso, sono disponibili voli con scalo ed è possibile il transito via terra.
PER CITTADINI SERBI, PERSONALE DELLE MISSIONI DIPLOMATICO-CONSOLARI ESTERE E UFFICI DI ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E CITTADINI STRANIERI CON PERMESSO DI SOGGIORNO IN SERBIA, È NECESSARIO, ALTERNATIVAMENTE
1. Test PCR negativo (o test antigenico solo in caso di provenienza dagli USA) non antecedente le 48 ore dall’ingresso (viene preso come orario di riferimento quello del rilascio del certificato);
2. Certificato di avvenuta vaccinazione rilasciato dalla competente istituzione sanitaria della Repubblica di Serbia, ovvero l’autorità competente dello Stato estero in cui la persona è stata vaccinata;
3. Certificato di guarigione dal COVID-19, attestante che il titolare del documento è guarito ovvero gli è stato diagnosticato il virus, a condizione che dal primo test siano trascorsi non meno di 14 giorni o non più di sei mesi.
Alle persone sprovviste di uno dei documenti di cui sopra, è fatto obbligo di rispettare la misura di quarantena domiciliare di 10 giorni dalla data di attraversamento del confine, segnalandosi all’ente di sanità pubblica territorialmente competente entro 24 ore dall’ora di attraversamento del confine di Stato (tramite applicazione elettronica sul sito: www.e-zdravlje.gov.rs ).
Queste restrizioni NON si applicano a:
1. Cittadini serbi, personale delle rappresentanze diplomatiche e consolari estere e degli uffici di organizzazioni internazionali e cittadini stranieri con residenza nella Repubblica di Serbia, provenienti da: Repubblica di Albania, Bosnia ed Erzegovina, Repubblica di Bulgaria, Repubblica di Macedonia del Nord, Ungheria, Repubblica di Croazia e Montenegro;
2. Persone dall’area di confine che svolgono lavori agricoli o possiedono terreni agricoli nell’area di confine della Serbia;
3. Lavoratori transfrontalieri (persone residenti nella zona di confine con impiego in Serbia comprovato da un documento valido);
4. Equipaggio di volo e al personale viaggiante la cui destinazione finale è la Repubblica di Serbia;
5. Equipaggio di un veicolo da trasporto quando effettua il traffico aereo, stradale, ferroviario e fluviale internazionale;
6. Convogli umanitari;
7. Minori fino a 12 anni di età;
8. Persone che hanno soggiornato al di fuori del territorio della Repubblica di Serbia per meno di 48 ore e hanno un test PCR negativo non antecedente le 48 ore dalla prima uscita dalla Repubblica di Serbia.
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Considerato l’aggravarsi della situazione epidemiologica in Europa, la Farnesina raccomanda a tutti i connazionali di evitare viaggi all’estero se non per ragioni strettamente necessarie.
Si fa altresì presente che considerato l’alto numero dei contagi in molti Paesi europei, non si possono escludere future ulteriori restrizioni agli spostamenti che rischierebbero di complicare eventuali rientri in Italia.
Analoghe problematiche di rimpatrio potrebbero verificarsi, con incidenza ben più grave, in caso di viaggi verso destinazioni extra-UE. Si ricorda che è disponibile all’indirizzo: https://infocovid.viaggiaresicuri.it/ un questionario interattivo per verificare la normativa italiana in vigore in merito agli spostamenti da/per l’estero.