Ha preso lunedì il via all’hotel Falkensteiner di Belgrado la missione imprenditoriale di Confindustria, che consiste in un business tour focalizzato sui settori dell’energia e delle infrastrutture e porta dal 14 al 18 aprile oltre 60 aziende italiane in Serbia e in Montenegro.
La missione è stata organizzata in collaborazione con Confindustria Serbia, Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), Anie (Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche) e Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili).
In apertura dei lavori, l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Armando Varricchio, ha sottolineato l’importanza della Serbia innanzitutto per la sua posizione al centro della regione balcanica, che quindi si presta a essere “piattaforma per accedere ai mercati dell’intera area”.
Al convegno ha partecipato anche il ministro dell’Economia serbo, Mladjan Dinkic, che ha sottolineato l’importanza dell’Italia nel paese balcanico, non solo per i grandi investimenti operati nell’ultimo periodo, ma anche per la presenza di un tessuto di circa 500 piccole e medie imprese italiane nel territorio e uno scambio commerciale che ormai ha raggiunto i quattro miliardi di euro nel suo complesso. Il vice presidente di Anie con delega per Europa, energia e mercato, Giuliano Monizza, ha puntato l’attenzione sulla potenzialità rappresentata dall’alta specializzazione italiana, “con più di 1.200 aziende che producono impianti affidabili capaci di durare 30-40 anni, e per questo siamo i secondi in Europa dal punto di vista della competenza”. Lo stesso concetto è applicabile al settore delle costruzioni, come ha sottolineato Massimo Rustico, coordinatore delle iniziative di promozione all’estero di Ance. La missione di Confindustria fa tappa a Belgrado (15-16 aprile) e a Podgorica (17 aprile). (Fonte: Agenzia Nova)