La tutela del patrimonio ambientale, intesa come difesa delle risorse idriche e del terreno, ma anche come capacità di riciclare i rifiuti prodotti e ridurre l’inquinamento, sono stati al centro del convegno organizzato da Confindustria Serbia a Belgrado, in collaborazione con la Fiera Ecomondo di Rimini. Nel corso del forum è stata compiuta un’analisi dell’attuale situazione nel paese, oltre che una presentazione delle tecnologie più avanzate e dei progressi raggiunti in questo campo dalle ditte italiane. L’iniziativa è stata suddivisa in due fasi. La prima ha contato la presenza dei massimi rappresentanti delle istituzioni e di esperti del settore. La seconda fase ha visto l’allestimento di tavole rotonde per agevolare gli incontri tra le aziende sponsor, le istituzioni serbe e le ditte locali.
Moderatore dell’incontro è stato Mahmud Busatlija, esperto per lo sviluppo e gli investimenti e membro del Consiglio nazionale per la ripresa economica del paese. I saluti di apertura sono stati invece affidati al presidente di Confindustria Serbia, Erich Cossutta, e all’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Armando Varricchio. Hanno inoltre partecipato il ministro serbo dell’Edilizia e dell’urbanistica, Velimir Ilic; i funzionari del ministero dell’Energia e dell’ambiente, Vladan Zdravkovic e Hranislav Stojkovic; vinvitore del premio “Green star“ per la tutela ambientale, Vanja Grbic; il funzionario dell’Ufficio per l’integrazione della Serbia in Europa, Zoran Sretic; Matteo Bertoneri dell’Oice (l’Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica italiane); Silvio Zancolò dell’Achab group; Ivan Gianesini di Unieco società cooperativa; Riccardo Statini di Termomeccanica Spa; Marco d’Alba di H2Org Environmental global solutions; Daniele Moroni di Genera Spa; Franco Delneri di Confindustria Serbia; Vlatko Sekulovic, dello Studio legale Sekulovic.
Il tema si è sviluppato attraverso due direttrici di fondo, ovvero il percorso d’integrazione europea della Serbia, a cui sono richiesti progressi anche in questo settore, e le occasioni di ulteriore sviluppo della collaborazione economica già intensa con l’imprenditoria italiana. I due punti sono stati sottolineati anche dall’ambasciatore Varricchio, che ha ricordato come esista a Belgrado una task force del ministero italiano dell’Ambiente che lavora già a importanti progetti per aiutare il paese a raggiungere gli standard richiesti da Bruxelles, mentre con il ministro dell’Edilizia Ilic, ha sottolineato Varricchio, “vogliamo sviluppare una collaborazione per adeguare la normativa esistente per la riqualificazione degli edifici anche dal punto di vista del risparmio energetico”.
Lo sportello del ministero italiano dell’Ambiente, ha aggiunto il presidente di Confindustria Serbia Cossutta, “è presente a Belgrado già da anni, e ha finanziato finora parecchi progetti e programmi. Se quindi un imprenditore ha un piano ben definito può affacciarsi allo sportello del ministero e cercare la linea che più è vicina alle sue esigenze”. Oltre ai fondi messi a disposizione dall’Italia, ci sono anche quelli dell’Unione europea, attraverso il programma Ipa e altre tipologie di aiuti. Infine, ha ricordato Cossutta, c’è un importante sostegno da parte della Banca europea per la Ricostruzione e sviluppo (Bers), “che prevede fondi soprattutto nei casi di partenariato pubblico-privato, e si tratta di un modello che rientra nei programmi pensati da Belgrado per un avanzamento nel settore”. (Fonte: Agenzia Nova)