Lunedì 25 novembre, presso il Hotel Falkenstainer di Belgrado si è tenuta la conferenza organizzata da Confindustria Serbia ed intitolata „Industria del caffè- tradizione ed innovazione“, che per la prima volta sul mercato serbo ha riunito non solo i produttori e distributori locali di caffè espresso ma anche i rappresentanti italiani dell’industria del caffè.
La conferenza è stata organizzata in collaborazione con il Trieste Coffee Cluster, Confindustria Trieste e grazie all’appoggio del general partner Doncafé Professional Espresso. La conferenza è stata inoltre appoggiata da Beostock, distributore locale di Lavazza, Guglielmo caffè di Catanzato, Pacorini Silocaf di Trieste, leader mondiale nella distribuzione di caffè crudo, e Biotuscany, azienda modenese innovatrice nella lavorazione del caffè.
Inaugurando la conferenza, il presidente di Confindustria Serbia Erich Cossutta ha sottolinato come la conferenza sia stata organizzata con lo scopo di contribuire attivamente al miglioramento della collaborazione tra le aziende italiane e serbe, tramite l’appoggio nel momento dell’ingresso sul mercato, ricerche di mercato specifiche e la collaborazione con i corpi legislativi e i ministeri. Il consigliere del ministro del commercio, Jagoda Lazarević, ha presentato invece i rapporti commerciali tra i due paesi. Riccardo Marchesi ha presentato il Trieste Coffee Cluster, che riunisce i produttori di caffè grazie alla dinamicità e innovazione dei quali è stata creata la tradizione dell’espresso che oggi tutto il mondo conosce.
Dalle presentazioni dei partecipanti italiani e serbi alla conferenza, i prsenti hanno potuto ottenere infomrazioni sugli standard dell’industria, incluse le tendenze nella distribuzione e commercializzazione, nella cura e sviluppo del brand, nel design cosi come nel processo produttivo in sè. Grazie a due tavole rotonde nel quadro della conferenza sono stati anche analizzati gli aspetti normativi del mercato locale del caffè cosi come l’importazione, oltre che diverse questioni legate allo sviluppo ed alla diversificazione dell’offerta e dei servizi accompagnanti l’industria del caffè. Oltre ai partner della conferenza, alla discussione hanno partecipato anche il Dipartimento per la tutela della proprietà intellettuale, l’Amministrazione per le dogane e l’Ispettorato statale per il mercato