Pacchetto di misure economiche per mitigare gli effetti sull’economia causati dalla pandemia di COVID 19

Misure a sostegno dell’economia: 5,1 miliardi di euro di aiuti

Il ministro delle finanze Sinisa Mali e il presidente della Camera di commercio della Serbia Marko Cadez hanno presentato ieri, martedì 31 marzo, il pacchetto di misure economiche per mitigare gli effetti sull’economia causati dalla pandemia di COVID 19. Il valore complessivo delle misure è di 5,1 miliardi di euro.

IL PROGRAMMA DI MISURE ECONOMICHE DESTINATE ALLA RIDUZIONE DEGLI EFFETTI NEGATIVI CAUSATI DALLA PANDEMIA DEL VIRUS COVID-19 E AL SOSTEGNO DELL’ECONOMIA SERBA

L’effetto totale stimato delle misure è di 608,3 miliardi di RSD.

Siccome l’obiettivo delle misure è quello di mantenere l’occupazione durante lo stato di emergenza, nonché di aiutare gli operatori economici che hanno difficoltà a svolgere le proprie attività durante lo stato di emergenza, le misure in oggetto NON VERRANNO applicate ai seguetti soggetti giuridici:

  • Quelli che durante lo stato di emergenza hanno ridotto il numero di dipendenti oltre al 10% (senza prendere in considerazione i dipendenti a tempo determinato il cui contratto di lavoro scade durante lo stato di emergenza)
  • Quelli che hanno interotto la regolare attività prima dell’introduzione dello stato di emergenza, ovvero prima del 15 marzo 2020

Il primo blocco di misure sottintende per lo più un differimento del versamento delle imposte dovute, con un successivo pagamento rateale, non avviabile prima dell’inizio del 2021. Il differimento del pagamento delle imposte e degli utili viene efettuato per garantire liquidità, sostenere l’attività economica e l’occupazione. È posticipato anche il versamento degli acconti d’imposta sull’utile nel secondo trimestre.

Per il settore privato: Rinvio del versamento delle imposte sul reddito e i contributi previdenziali, durante lo stato di emergenza, con un successivo versamento rateale degli obblighi a partire dal 2021, e non prima dell’inizio del 2021.

L’obbiettivo di tale misura è quello di aumentare la liquidità di tutti i soggetti giuridici che pagano gli stipendi ai dipendenti. Tale misura, inoltre, si riferisce al rinvio del versamento di imposte sui ricavi da lavoro autonomo per tutti gli imprenditori individuali. L’aumento della liquidità si riflette nella proroga del versamento delle imposte sul reddito e i contributi previdenziali.
Tutti i datori di lavoro che decidono di utilizzare tale misura potranno usufruire della proroga del versamento degli oneri sociali fino all’inizio dell’inizio del 2021. Passato tale periodo viene lasciata la possibilità di un’ulteriore proroga del versamento degli obblighi in oggetto fino a 24 mesi e, previa richiesta del contribuente, senza l’obbligo di pagare gli interessi.Le condizioni di base per l’attuazione di questa misura sono identiche per tutti i datori di lavoro, indipendentemente dalla loro forza economica.

Rinvio del versamento degli acconti d’imposta sull’utile nel secondo trimestre. Lo scopo di tale misura è l’aumento della liquidità dei contribuenti tramite la proroga del versamento degli acconti d’imposta sull’utile per l’anno 2020 che si verificheranno nel secondo trimestre 2020. Le condizioni di base per l’attuazione di questa misura sono identiche per tutti i datori di lavoro, indipendentemente dalla loro forza economica.
Per i contribuenti ai quali viene applicata la misura, le condizioni di base per l’attuazione sono identiche indipendentemente dalla forza economica del contribuente specifico.

Per i donatori: Esenzione pagamento IVA
L’obbiettivo principale ti questa misura è quello di esonerare i donatori che donano i propri prodotti o prodotti che commercializzano alle enti ed istituzioni direttamente coinvolte in attività volte a prevenire la diffusione e il trattamento dei cittadini da Covid-19.
Tale misura si ritiene adeguata alle circostanze, mentre le condizioni per la sua attuazione deve essere definita in modo da prevenirne qualsiasi abuso.


Il secondo set di misure riguarda i versamenti diretti alle imprese, sostegni finanziari di un importo pari al salario minimo destinati a imprenditori, micro, piccole e medie imprese, ovvero sovvenzioni di un importo pari al 50% del salario minimo destinate alle grandi imprese i cui dipendenti sono in congedo forzato a causa della riduzione del volume di lavoro o della sospensione completa di lavoro.

Sostegno diretto agli imprenditori forfettari che versano le tasse sul reddito reale, e alle micro, piccole e medie imprese nel settore privato – il versamento di un sostegno finanziario pari al salario minimo (durante lo stato di emergenza) e per le grandi imprese il versamento di un sostegno finanziario di un importo pari al 50% del salario minimo ai dipendenti ai quali è stata determinata la cessazione delle attività lavorative (articoli 116 e 117 del diritto del lavoro serbo). Questo blocco di misure si basa su una differenza di applicazione in virtù della dimensione e della della forza economica del contribuente. Si è quindi partiti dal presupposto che le aziende classificate come grandi soggetti giuridici abbiano un potere economico significativamente maggiore rispetto agli imprenditori e rispetto alle micro, piccole e medie imprese. In conformità a quanto sopra, agli imprenditori, alle micro, piccole e medie imprese è stato fornito un supporto economico di un importo pari al salario minimo netto per ogni dipendente.
Per i soggetti giuridici classificati di grandi dimensioni, il supporto economico veerà stanziato a seconda del numero delle persone che mantengono il rapporto lavorativo, sebbene la necessità per tali dipendentisia cessata temporaneamente. Di conseguenza, questo insieme di misure è mirato allo stato che debba effettivamente sostenere una parte dell’onere dell’indennità alle persone per le quali vi è stata un’interruzione delle attività lavorative e che i datori di lavoro – grandi soggetti giuridici, hanno mantenuto nel rapporto lavorativo.
Per quanto riguarda l’attuazione di questa misura, si dovrebbe in particolare tenere conto del fatto che essa non rientra nella politica commerciale dei contribuenti – grandi soggetti giuridici, né limita il numero di dipendenti ai quali viene determinata una cessazione delle attività lavorative (ma non la cessazione del rapporto lavorativo), e non ha nessun impatto sul volume dei diritti esercitati dai dipendenti durante la cessazione delle attività lavorative. D’altro canto, i datori di lavoro sono sufficientemente stimolati con le misure proposte al fine di mantenere l’attuale livello di occupazione, mentre nel caso di imprenditori, grandi, piccole, micro e medie imprese, con un maggior volume dei diritti viene ulteriormente migliorata la liquidità al fine di mantenere le attività commerciali, ovvero l’abbandono dell’avvio della procedura di risoluzione.


L’obiettivo del terzo blocco di misure è preservare la liquidità dei soggetti giuridici nelle condizioni di una crisi economica prevista per la durata dell’epidemia e dopo la fine dell’emergenza causata dalla pandemia del virus Covid-19. Con questo programma, il governo serbo vuole minimizzare le influenze esterne (calo della domanda, interruzione delle catene di fornitura, ecc.) e le relative conseguenze (riduzione dell’occupazione, illiquidità, ecc.) sull’attività dell’economia serba. In particolare, il programma prevede due misure

1) un programma per la concessione dei prestiti per il mantenimento della liquidità e del capitale circolante per imprenditori, micro, piccole e medie imprese, aziende agricole e cooperative, che sono registrate nel relativo registro imprese attraverso il Fondo di sviluppo della Repubblica di Serbia e 2) Schemi di garanzia a sostegno dell’economia nelle condizioni della crisi causata dal virus Covid-19 per i prestiti mirati al mantenimento di liquidità e capitale circolante per imprenditori, micro, piccole e medie imprese, nonché per aziende agricole attraverso le banche commerciali che operano nella Repubblica di Serbia. Il valore totale dei programmi previsti da questa misura è di 264 miliardi di RSD (circa 2,2 miliardi di EUR).


Il quarto blocco di misure riguarda il versamento di un’assistenza diretta per l’equivalente di 100 euro a tutti i cittadini maggiorenni della Repubblica di Serbia.

Misure adottate dal Governo e quelle in fase di adozione:

  • I prezzi e i margini dei beni essenziali e dispositivi di protezione, nonché i prezzi al dettaglio di tali prodotti sono limitati al fine di prevenire distorsioni del mercato e garantire il regolare approvvigionamento di questi prodotti ai cittadini. Per gli stessi motivi, è temporaneamente vietata l’esportazione di beni essenziali quali semi, olio, lievito, sapone, detersivi, disinfettanti, alcool, dispositivi di protezione ecc.
  • Al fine di tutelare i cittadini, è stato deciso che tutti i documenti personali dei cittadini serbi che sono scaduti o sono in scadenza, saranno validi per tutta la durata dello stato d’emergenza
  • Le scadenze nei procedimenti amministrativi sono regolate in modo tale che le parti non possano subire le conseguenze del mancato rispetto delle stesse, a causa dello stato di emergenza, mentre nei procedimenti giudiziari le scadenze non vengono applicate durante lo stato di emergenza e il proseguimento della sua applicazione coinciderà con la cessazione dello stato di emergenza.
  • Al fine di tutelare i dipendenti e quelli che sono ingaggiati sulla base di un contratto che non comporta il rapporto lavorativo, sono state adottate le misure che obbligano il datore di lavoro a consentire ai propri dipendenti il lavoro in smart working, il lavoro da casa, il lavoro a turni più piccoli
  • I contribuenti ai quali è stata approvata la proroga dei versamenti delle imposte dovute durante lo stato di emergenza, non saranno soggetti alla risoluzione dell’accordo e alla riscossione del debito fiscale non pagato (tramite garanzia reale e nella procedura dell’esecuzione forzata), a partire dalla rata di marzo 2020.
  • Vista la proclamazione dello stato di emergenza nel territorio della Repubblica di Serbia, sono prorogate le scadenze per la preparazione, redazione e la presentazione delle relazioni finanziarie annuali dei beneficiari diretti dei fondi di bilancio della Repubblica di Serbia, delle province autonome e delle unità di amminstrazioni locali, dei bilanci consuntivi della Repubblica di Serbia, delle province autonome, delle unità di amministrazioni locali e degli enti di previdenza sociale obbligatoria, nonché del rendiconto consolidato della Repubblica di Serbia e delle città per l’anno 2019.

La Banca centrale della Serbia ha adottato misure temporanee allo scopo di tutelare il sistema finanziario, e più precisamente:

  • Moratoria ai debitori per i versamenti di crediti e di leasing finanziari, per una durata non inferiore ai 90 giorni o comunque della durata del periodo di stato d’emergenza, periodo per il quale la banca non applicherà gli interessi di mora sugli arretrati e non avvierà procedure di esecuzione, così come non avvierà procedure di riscossione forzata contro i debitori, ovvero non intraprenderà altre azioni legali al fine di riscuotere crediti dai debitori.Sui debitori non graverà alcun rimborso per l’utilizzo di questa opportunità e tali prestiti non saranno considerati crediti ristrutturati o problematici.
  • Per tutta la durata dello stato d’emergenza i locatori di leasing non calcoleranno gli interessi di mora per gli arretrati non versati e non avvierà alcuna procedura di esecuzione contro il locatario di leasing, così come non avvierà procedure di riscossione forzata ovvero non intraprenderà altre azioni legali al fine di riscuotere dal locatario
  • Inoltre, con la Delibera sulla remunerazione dei pagamenti non può addebitare commissioni e altri costi per il pagamento e il trasferimento di fondi realizzati per ricevere donazioni effettuate allo scopo di combattere l’epidemia della malattica Covid-19. La Delibera si applica alle banche, agli istituti di moneta elettronica, agli istituti di pagamento e all’operatore postale pubblico, nonché alla Banca centrale della Serbia per pagamenti e trasferimenti di fondi allo scopo di ricevere donazioni atte a combattere la pandemia del virus Covid-19.