Proposta misure economiche alle istituzioni serbe

MISURE ECONOMICHE, FISCALI E FINANZIARIE
Proposta di Confindustria Serbia

CONFINDUSTRIA SERBIA, libera associazione di imprese SERBE a capitale ITALIANO con sede in via Zmaja od Nocaja 12, Belgrado, rappresentata dal Presidente Dottor PATRIZIO DEI TOS, alla luce della PANDEMIA COVID 19,

PREMESSO CHE

–           Confindustria Serbia rappresenta n 170 imprese a capitale italiano che svolgono attività produttive e di servizi nel territorio della Repubblica di Serbia;

–           Confindustria Serbia rappresenta, attraverso i propri associati, un numero di dipendenti e/o impiegati serbi pari a 25.000 tutti lavoratori nel territorio della Repubblica di Serbia;

–           Lo stato d’emergenza proclamato nella Repubblica di Serbia;

–           I provvedimenti emergenziali adottati dal Governo della Repubblica di Serbia prevedono la “quarantena per 28 giorni per tutti i cittadini (serbi e stranieri con residenza in Serbia) che entrano nel territorio della Repubblica di Serbia provenienti dall’Italia”;

–           Le attività produttive svolte dalle imprese associate a Confindustria Serbia, impiegano lavoratori italiani e serbi provenienti da diverse aree territoriali con conseguenti e connessi rischi di contaminazione virale;

* * *

nello spirito di leale collaborazione che deve contraddistinguere il rapporto tra le imprese che operano nel territorio della Repubblica di Serbia, parti sociali e le istituzioni, in un momento drammatico come quello determinatosi con la PANDEMIA COVID 19, al fine di tutelare la salute delle persone, siano essi imprenditori, managers, dipendenti o collaboratori, siano essi italiani e/o serbi, nonché per preservare il sottostante d’impresa che garantirà in futuro lavoro alle persone sopra indicate, con la presente

CHIEDE ALLE ISTITUZIONI SERBE DI VALUTARE LE SEGUENTI

MISURE ECONOMICHE, FISCALI E FINANZIARIE

 

1)         Deroga alla quarantena di 28 giorni per cittadini italiani e serbi provenienti dall’Italia

 che presentino un risultato negativo da tampone al COVID 19 oppure che presentino un certificato medico in cui espressamente si dichiari che non è affetto da COVID 19.

 

2)         Approvazione delle misure in tema di ammortizzatori sociali       

Si richiede di valutare per le imprese che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività produttivo/lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19, possano presentare domanda di concessione di aiuti statali per le retribuzioni e relative tasse e contributi previdenziali  per periodi decorrenti da marzo 2020 per una durata massima di dodici settimane e comunque entro il mese di settembre 2020, a prescindere dal territorio della Repubblica di Serbia serbo in cui svolgono la propria attività.

 

3)         Fondo di garanzia RAS

Si propone  che venga messa a disposizione da parte dello Stato Serbo, attraverso RAS o altra istituzione, una garanzia di valenza statale a favore delle banche operanti nel territorio della Repubblica di Serbia affinché permettano alle aziende di richiedere la sospensione per un periodo non inferiore a 24 mesi a partire da marzo 2020 di mutui e di ogni altro rimborso inerente a finanziamenti contratti dalle società per finalità di investimento e/o sostegno del working capital; alla luce di detta sospensione si chiede venga dalle banche operanti nel territorio della Repubblica di Serbia concessa rinegoziazione di mutui e di ogni altro rimborso inerente a finanziamenti contratti dalle società per finalità di investimento e/o sostegno del working capital al fine di permettere il riavvio delle attività produttive/lavorative considerate.

 

4)         Misure per il credito all’esportazione

Si richiede di valutare che venga messa a disposizione da parte dello Stato Serbo, attraverso RAS, una garanzia di valenza statale a favore delle banche operanti nel territorio della Repubblica di Serbia affinchè possano concedere linee di credito alle aziende produttrici ed esportatrici a medio termine a tassi agevolati finalizzati appunto all’approvvigionamento di materie prime dall’estero nonché al sostegno delle esportazioni.

 

5)         Sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali ed assistenziali

Si richiede di valutare che vengano sospesi i versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali ed assistenziali per un periodo di almeno 6 mesi. Il versamento di quanto matura durante i 6 mesi di sospensione si richiede possa essere rateizzato nei 12 mesi, senza interessi, successivi alla scadenza del semestre indicato.

 

 

6)         Compensazione di crediti fiscali con imposte ed IVA

Si richiede di valutare che venga concessa compensazione dei crediti fiscali di qualsiasi natura con debiti IVA ed erariali senza alcun particolare iter burocratico diventando un automatismo contabile aziendale.

 

7)         Credito fiscale per investimenti COVID 19

Si propone di valutare che venga concesso un credito d’imposta da calcolarsi sul valore degli investimenti effettuati o costi sostenuti dalle imprese produttive per la tutela della salute dei propri dipendenti in attrezzature o strumenti sanitari (es. mascherine, tute ecc) pari al 20% del valore dell’investimento o del costo comprovato da fatture quietanziate. Tale credito d’imposta dovrà essere oggetto di compensazione fiscale come al punto 4).

 

8)         Deroga ai termini normativi per malattie di lavoro

Si richiede di valutare che i datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica COVID-19 ottengano una deroga alla normativa vigente in materia di malattie lavorative; in tal senso ri ritiene debba essere sospesa la determinazione temporale di un mese entro il quale il costo fiscale del dipendente in malattia è a carico dell’impresa ed oltre il mese è a carico dello stato. Per un periodo di 6 mesi si richiede che anche entro il mese di malattia invocato dal dipendente il costo fiscale sia a carico dello stato.

 

9)         Regime movimentazione delle merci da e verso l’Italia

Si richiede di valutare, al fine di evitare l’isolamento produttivo e di approvvigionamenti da parte della Serbia di alcuni prodotti ed attività che il Governo Serbo si faccia promotore di un corridoio merci da e verso l’Italia, andando a stimolare debitamente le istituzioni slovene e croate, come anche quelle dell’UE per migliorare i termini di movimentazione attuale, pur nel mantenimento di un rigido regime di tutela della salute; regime da definirsi con monitoraggi costanti da parte del sistema doganale.

 

10)       Differimento costi energetici

Si richiede di valutare un differimento per le imprese produttive che continuano a produrre nel territorio della Repubblica di Serbia del costo delle energie per un periodo di 6 mesi. Il costo maturato in tale periodo poi dovrebbe essere rateizzato in 12 mesi, senza interessi.

 

Patrizio Dei Tos

Presidente Confindustria Serbia

 

A Belgrado, 18. 03. 2020.

11.03.2020.


Iniziativa per le imprese in emergenza coronavirus



Cari soci,

A fronte di una situazione che va a modificarsi di ora in ora, degli effetti sulle vostre attività sia in Serbia che in Italia e delle conseguenze sull’economia vi informiamo che Confindustria Serbia insieme all’Unione dei datori di lavoro della Serbia si sta muovendo per presentare un’iniziativa al governo serbo che vada incontro alle aziende e sia di supporto alle vostre attività in questo momento così delicato.

Siamo anche in contatto con le altre associazioni imprenditoriali e camere di commercio bilaterali che cercheremo di coinvolgere per avere un eco maggiore e un concreto risultato con il governo serbo.

La nostra struttura è come sempre a vostra disposizione e vi invitiamo di comunicarci le eventuali difficoltà e le vostre domande in merito ai comportamenti e prassi da applicare.

Vi riportiamo in fondo alla comunicazione le Misure restrittive del Governo serbo nei confronti di chi proviene dall’Italia, alcune province della Cina, Corea del Sud, Iran ed da alcune parti della Svizzera.

Vi terremo aggiornati su tutti gli ulteriori sviluppi.

Cordialmente,
Confindustria Serbia

Link utili:
Misure restrittive del Governo serbo nei confronti di chi proviene dall’Italia, alcune province della Cina, Corea del Sud, Iran ed alcune parti della Svizzera