Belgrado, 26 nov 16:17 – (Agenzia Nova) – Ha preso il via oggi a Belgrado il Forum di due giorni sull’economia sostenibile, verde e circolare dal titolo “Italian-Serbian forum – circular, green and sustainable economy”. L’evento è organizzato da Confindustria Serbia in collaborazione con l’ambasciata d’Italia a Belgrado, il Ministero dell’Agricoltura ed il Ministero dell’ambiente della Repubblica di Serbia, e con il supporto di Ice Belgrado e della CCIS. Sponsor principale dell’evento è Novamont, azienda italiana leader nel settore delle bioplastiche.
L’obiettivo del Forum è quello di presentare a potenziali investitori i 22 progetti elaborati dal Centro nazionale di ricerca (Cnr italiano) già approvati e riconosciuti dal governo della Serbia quali progetti di grande interesse. Nel gennaio 2015 il Cnr ed il ministero serbo dell’Agricoltura hanno infatti firmato un accordo di collaborazione che offre supporto istituzionale e governativo per l’attuazione di progetti innovativi che possono contribuire alla crescita e all’ammodernamento dell’agroindustria e del settore ambientale ed energetico della Serbia. L’Italia si propone quindi come paese capace di trasferire know-how, fornire assistenza in termini di industrializzazione e market capacity in particolare nei seguenti settori: biologia, agricoltura, alimentare, chimica verde e tutela dell’ambiente.
il programma dell’iniziativa ha visto oggi una conferenza con la presentazione dei progetti del Cnr e del relativo sostegno finanziario. Domani 27 novembre ci saranno degli incontri B2B ai quali prenderanno parte i ricercatori del Cnr che hanno stilato i 22 progetti oggetto della conferenza. Durante gli incontri B2B, le aziende potranno incontrare potenziali partner e confrontarsi con i rappresentanti delle istituzioni finanziarie capaci di supportare i progetti e le innovazioni proposte.
Forum è stato aperto stamane dagli interventi del presidente di Confindustria Serbia, Erich Cossutta, dell’ambasciate d’Italia a Belgrado, Carlo Lo Cascio, del sottosegretario serbo all’Agricoltura Senad Mahmutovic e del ministro serbo dell’Ambiente Goran Trivan. Il presidente di Confindustria Serbia, Erich Cossutta, ha sottolineato come la conferenza sia la prima mai organizzata in Serbia sul tema dell’economia circolare. Per parlare di questo Confindustria Serbia ha voluto chiamare a raccolta tutto il Sistema Italia, ha detto Cossutta, perché tra i grandi paesi europei l’Italia è quello più virtuoso, quello con la quota maggiore di recupero di materia prima nel sistema produttivo, con una percentuale che arriva al 18,5 per cento. L’Italia inoltre, secondo i dati Eurostat citati da Cossutta, è il più efficiente tra i grandi paesi europei nel consumo di materia dopo il Regno Unito, con 256,3 tonnellate di materia per milione di euro prodotto. “In altre parole, l’Italia si sta affermando come vero e proprio modello di economia circolare, un nuovo modello di sviluppo economico in grado di riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi”, ha detto Cossutta.
L’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Carlo Lo Cascio, ha sottolineato l’importanza dell’economia circolare come fattore di sviluppo. “Lo sviluppo sostenibile è da molti anni al centro del dibattito internazionale a livello politico, economico e sociale ed è oggi un obiettivo da perseguire a livello globale. In questo contesto l’economia circolare rappresenta il più efficace strumento attuativo per modelli concreti di sviluppo sostenibile“, ha detto l’ambasciatore osservando come sviluppare l’economia circolare non solo sia possibile, ma anche conveniente. “Il settore dell’economia circolare dà lavoro a più di 500 mila persone in Italia, e si stima che il fatturato sia di oltre 80 miliardi di euro”, ha ancora osservato Lo Cascio.
In una dichiarazione ad “Agenzia Nova“, Cossutta è tornato sull’importanza dell’esperienza italiana nel settore. “L’Italia è oggi qua a dimostrare un assoluto primato che ha in Europa sull’economia circolare e la disponibilità con oltre 20 progetti presentati al governo di attuare queste nostre conoscenze anche in Serbia”, ha detto Cossutta.
Mauro Marchetti, responsabile dell’area di ricerca del Cnr a Sassari, ha spiegato ad “Agenzia Nova” che gli esperti del Cnr hanno presentato nel corso del Forum una serie di progetti concreti applicabili alla Serbia. “Abbiamo presentato un dossier con 22 progetti possibili, ovviamente applicabili ma dobbiamo trovare delle aziende che lo vogliano fare. Possono essere sia serbe che italiane, che però vogliano lavorare qua”. I progetti sono nell’ambito dell’accordo quadro che fu firmato nel 2015 fra governo serbo e Cnr. “Sono progetti che in questo caso riguardano essenzialmente il settore dell’economia circolare, agricoltura e chimica verde”, ha spiegato Marchetti, aggiungendo che gli esperti del Cnr ritengono che l’economia circolare e verde sia il futuro, soprattutto della chimica e dell’agricoltura. “Il recupero di tutti i rifiuti e l’utilizzo per la creazione di prodotti chimici e materiali rinnovabili è quello che serve per rilanciare l’industria senza sporcare il mondo”, ha osservato ancora Marchetti.
Sponsor principale dell’evento è Novamont, azienda italiana leader nel settore delle bioplastiche. Alberto Castellanza, International sales manager di Novamont, ha spiegato in un’intervista ad “Agenzia Nova” l’interesse dell’azienda a portare la propria esperienza in Serbia contribuendo così allo sviluppo del settore nel paese. “Il nostro interesse è partecipare a questo evento per iniziare un percorso di sviluppo con il governo serbo che porti alla definizione di una strategia sull’economia circolare e con la possibilità di portare l’esperienza che Novamont ha creato e generato negli ultimi 25 ani per l’utilizzo di bioplastiche, per la gestione dei rifiuti, per la produzione di nuovi prodotti chimici da fonti rinnovabili e quindi per un approccio integrato che consideri l’utilizzo di materie prime da fonti agricole nella produzione di materie plastiche e prodotti chimici per l’industria”, ha detto Castellanza.
“La Serbia ha deciso di intraprendere un percorso di avvicinamento all’Unione europea, che è necessario perché rende la Serbia competitiva anche dal punto di vista industriale ed economico, e dà la possibilità al paese di imparare, ricevere tutte quelle informazioni ed esperienze che sono state fatte negli ultimi anni in Europa nei diversi settori”, ha aggiunto Castellanza spiegando l’interesse di Novamont nel portare la propria esperienza nel paese balcanico. “I risultati che speriamo di ottenere nello specifico da questo Forum è di stabilire contatti sia a livello istituzionale che di business che ci permettano di definire una strategia di Novamont all’interno dell’area e ovviamente di dare corso a degli accordi che stiamo definendo con il governo serbo nell’area dell’utilizzo delle materie prime agricole, della bioraffineria, ed in ultima istanza anche dell’utilizzo delle bioplastiche, sostenendo dunque la Serbia in questo percorso che si sta delineando in modo molto promettente”, ha concluso Castellanza.
(FONTE: Agenzia Nova)