Si è tenuta a Belgrado, presso la sede dell’Agenzia serba delle dogane, la cerimonia conclusiva del progetto europeo di gemellaggio (twin project) fra istituzioni doganali e fiscali italiane e serbe, al fine di incrementare l’efficienza del sistema locale in questo specifico settore. All’incontro erano presenti, fra gli altri, il direttore dell’Ufficio delle Dogane serbe, Tihomir Bogicevic, il vicecapo della delegazione europea a Belgrado, Adriano Martins, il sottosegretario all’Economia Aleksandar Ljubic e Paolo Toschi, primo segretario e capo dell’Ufficio economico dell’ambasciata d’Italia a Belgrado. Il progetto, finanziato dall’Unione europea attraverso un contributo di 1,4 milioni di euro, è durato 18 mesi con l’obiettivo di sostenere la Serbia nella lotta all’evasione fiscale e alla frode, in particolare nelle operazioni transfrontaliere, attraverso l’apporto dell’esperienza italiana. Il capo dell’Ufficio economico dell’ambasciata d’Italia, Paolo Toschi, ha osservato che le esperienze come quella appena conclusa “incarnano il tipo di collaborazione che esiste fra i due paesi”, e si caratterizza quindi per tre punti fondamentali. Il primo di questi, secondo Toschi, è il focus sul cammino di integrazione europea della Serbia, che l’Italia sostiene in modo concreto. Il secondo punto è lo scambio di esperienze attraverso il principio del “crescere insieme” di due paesi vicini, attraverso un progetto comune come quello che in questo caso ha visto coinvolte le dogane. Il terzo punto, infine, è l’importanza del rapporto economico, sia per lo scambio commerciale che per gli investimenti, che c’è fra i due paesi, e che vede ad esempio lo scambio commerciale in continua crescita nonostante la fase di crisi internazionale.