Il primo ministro del governo della Provincia autonoma della Vojvodina Igor Mirović ed il proprietario della società italiana Caminada, Aldo Caminada, hanno posato ieri nella zona industriale Mali Bajmok a Subotica la prima pietra della futura fabbrica, la prima ad esser costruita oltre ai confini dell’Italia.
La costruzione della fabbrica rappresenta la prima fase dell’investimento e comprende la costruzione di uno stabilimento produttivo della superficie totale di 3000 mq. Nei prossimi cinque anni si prevede che l’investimento raggiunga il valore di 5 milioni di euro nonchè la creazione di 50-70 posti di lavoro.
– La fabbrica sarà costruita in Serbia grazie alle autorità locali che hanno permesso l’inizio della costruzione dello stabilimento sei mesi dopo l’acquisizione del terreno – ha dichiarato Caminada. La società si occupa della progettazione e della produzione di componenti in plastica per automotive, cioè produce stampi termoplastici tramite stampaggio ad iniezione.
Il primo ministro Mirović ha ringraziato il management della fabbrica italiana per la decisione di investire in Vojvodina, sottolineando che un anno fa la percentuale di disoccupati in Vojvodina ammontava al 19%, mentre adesso ammonta al 13%.
Ha annunciato che la settimana prossima l’Agenzia per lo sviluppo della Vojvodina pubblicherà il primo bando pubblico per l’assegnazione degli incentivi per cui ci si aspetta che tutte le imprese, sia nazionali che straniere, siano stimolati a sviluppare ulterioramente l’imprenditorialita.
– La nostra idea è di espandeci ancora, occupare una superficie di circa 10.000 mq e aumentare il numero dei dipendenti. Abbiamo deciso di investire proprio qui in quanto nella zona industriale di Subotica abbiamo già un cliente , la ditta Ametek, con cui vogliamo collaborare. Abbiamo anche un cliente in Ungheria, che rende la collaborazione con loro molto più facile ed economica – ha ribadito Caminada.
Si tratta di un progetto di investimento seguito dalla nostra associata Aliquo group.
Alla cerimonia della posa della prima pietra ha partecipato anche il direttore della Confindustria Serbia, dott.ssa Irena Brajović.